Formazione degli ingegneri e accesso all’Albo, Testo Unico dell’Edilizia, Codice dei Contratti pubblici, norme elettorali per i Consigli, Equo compenso: sono alcuni dei numerosi argomenti su cui si sono focalizzati i lavori del 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, terminato venerdì 4 ottobre 2024 con la discussione sul documento finale programmatico 2024, articolato in 9 punti, con la relativa approvazione finale.

PERRINI: IL BILANCIO E’ SODDISFACENTE
Nel tracciare il bilancio conclusivo del Congresso – afferma Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri – possiamo dire senz’altro che questa edizione è stata un grande successo. In questo senso, è doveroso un ringraziamento ai presidenti degli Ordini degli Ingegneri di Grosseto e Siena, Enrico Romualdi e Francesco Gaudini, per l’ottimo lavoro organizzativo svolto“.

Perrini aggiunge: “La partecipazione dei delegati, circa 1.500 provenienti da tutto il territorio nazionale, è stata costante e, oltre agli approfondimenti e ai dibattiti, abbiamo registrato parecchi contributi provenienti dai partecipanti ai vari Focus Group. Queste proposte entrano a far parte del nostro documento programmatico che, come di consueto, rappresenterà la stella polare della nostra attività istituzionale per l’anno venturo”.

ANNUNZIATA: IL CANTIERE DELL’INNOVAZIONE
Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata, commenta: “Partecipare al nostro Congresso  Nazionale, insieme a tanti colleghi ed amici, è sempre una grande emozione ed è per me, come presidente, anche una grande responsabilità, considerato che Napoli è oggi il secondo Ordine d’Italia per numero di iscritti. L’assise di quest’anno è stata poi un vero e proprio cantiere dell’innovazione, se pensiamo ai tanti argomenti  trattati. Temi tecnici si sono incrociati con valutazioni politiche ed economiche e da questo crogiolo è venuto fuori un documento programmatico ad ampio spettro da cui scaturirà la nuova figura dell’ingegnere, adeguata ai tempi e alle svolte che ci attendono“.
Vediamo dunque quali sono i punti del documento programmatico, così come sono illustrati nella nota di sintesi finale diffusa dal CNI.

1) OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALL’ALBO
Il documento programmatico approvato prende in esame diversi temi. Tra questi, particolarmente importante è quello relativo all’obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo per tutti gli ingegneri. Il CNI continuerà a perseguire, come già sta facendo tramite interlocuzioni in vari ambiti a più livelli, l’obiettivo della obbligatorietà di iscrizione all’Albo per tutti coloro che in qualsiasi forma esercitano la professione di Ingegnere.
Si ritiene, infatti, che l’obbligo di iscrizione all’Albo professionale – oggi già previsto per coloro che operano nell’ambito sanitario e per coloro che operano nel campo della difesa dei diritti dei cittadini – debba riguardare, a maggior ragione, coloro che operano a salvaguardia della sicurezza della collettività, come gli ingegneri.

2) CODICE CONTRATTI
Sul Codice dei Contratti Pubblici il CNI continuerà ad impegnarsi attraverso incontri e audizioni presso le sedi competenti, con particolare riferimento al MIT, per proporre l’opportunità di alcuni emendamenti al Codice dei Contratti per rimediare ad alcune discrasie, la più rilevante delle quali riguarda i requisiti di partecipazione che, in aperta contraddizione con uno dei principi cardine posti a fondamento dell’articolato (vale a dire l’apertura del mercato), non agevolano la più ampia partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura.
Tra gli obiettivi prioritari, inoltre, vi è la limitazione del ricorso all’appalto integrato, all’accordo quadro, al subappalto a cascata, e maggiore chiarezza nella definizione della revisione dei prezzi e nella gestione delle riserve in fase esecutiva, unitamente alla valorizzazione della figura del RUP.

3) EQUO COMPENSO
Sulla delicata questione dell’Equo compenso il CNI ribadisce l’obbligatorietà dell’applicazione delle disposizioni della Legge 21 aprile 2023, n. 49, nel settore dei contratti pubblici.
Poiché il principio dell’equo compenso rischia di essere messo in discussione anche a causa di quanto viene espresso da alcuni Tribunali Amministrativi Regionali, il CNI ritiene che i compensi per le attività professionali non possano essere soggetti a ribasso rispetto ai parametri normati e che il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sia applicato sulla base di valutazioni qualitative.
È inoltre indispensabile che questo principio venga esteso a tutte le categorie di committenti – incluse le consulenze tecniche in ambito giudiziario – anche per salvaguardare quei committenti che, nel rapporto con il professionista, si trovano in posizione subalterna, esattamente come i professionisti si trovano nei confronti dei grandi committenti.

4) TESTO UNICO DELL’EDILIZIA
Sul Testo Unico dell’Edilizia il CNI ritiene che ormai non sia più differibile una revisione completa, per ottenere una legge maggiormente rispondente alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione correlate ad una nuova, moderna normativa urbanistica.
Tutto ciò allo scopo di supportare e facilitare la crescita ed un futuro sostenibile per il nostro Paese, secondo i nuovi modelli di rigenerazione urbana, di riduzione del consumo di suolo, di “costruire sul costruito”.

5) ADEGUAMENTO ENERGETICO E FONTI ALTERNATIVE
Per quanto riguarda l’adeguamento energetico del patrimonio edilizio e le fonti energetiche alternative, il Consiglio Nazionale degli ingegneri si impegnerà ad interloquire con l’esecutivo per dare il proprio contributo per la creazione di uno specifico tavolo tecnico che, in un arco temporale breve, chiarisca tutti i termini del problema e verifichi la fattibilità di un piano per le ristrutturazioni profonde degli edifici.
A tal proposito, andrà ribadito che occorre far rientrare a monte degli obblighi di ristrutturazione energetica previsti dalla Direttiva UE EPBD anche gli interventi di diagnostica preventiva sullo stato delle strutture e gli interventi di prevenzione dal rischio sismico.
Inoltre, si ritiene utile che venga data attuazione a quanto previsto, ovvero l’introduzione del Fascicolo elettronico del Fabbricato.

6) FORMAZIONE UNIVERSITARIA
E’ un tema che sta molto a cuore al Consiglio Nazionale. I percorsi accademici devono essere riorganizzati, in modo che il ciclo di studi consenta una diretta abilitazione all’esercizio della professione contestualmente all’acquisizione della laurea magistrale, previo un periodo di tirocinio interno al percorso accademico, affidato a professionisti e operatori del settore, accreditati dagli Ordini territoriali.
A questo proposito, l’attività posta in essere dal CNI dovrà continuare sul tavolo tecnico istituito lo scorso dicembre dal MUR.
Questa proposta comporterà una riscrittura pressoché totale delle norme vigenti, che contempli una legge per disciplinare la nuova organizzazione degli Albi e la revisione delle competenze professionali.
Nella prospettiva di ritornare ad un Albo costituito da un’unica sezione, riservata ai soggetti che hanno conseguito la laurea magistrale, resta fondamentale definire, con una specifica norma, un percorso ad hoc che consenta il conseguimento della laurea magistrale, tenendo conto delle competenze e conoscenze acquisite e certificate durante gli anni di permanenza nella sezione B dell’Albo.

7) FORMAZIONE CONTINUA
Sulla formazione continua è di primaria importanza che ogni Ordine territoriale, sulla base della conoscenza diretta dei propri Iscritti, organizzi una propria offerta formativa idonea rispetto alle molteplici esigenze del proprio territorio.
Compito del Consiglio Nazionale, attraverso il supporto della propria Fondazione, è integrare l’offerta formativa di Ordini e Providers.
Il CNI approverà entro l’anno il proprio piano formativo per il 2025.

8) LEGGE ELETTORALE
Sulla legge elettorale il regolamento per le elezioni per il rinnovo dei Consigli degli Ordini utilizzato per le ultime consultazioni è stato adottato per introdurre disposizioni in favore della tutela della parità di genere e per consentire le elezioni in modalità telematica.
Tali norme vanno uniformate con quelle del Dpr 169/2005 attraverso una nuova norma che disciplini le modalità elettorali degli organismi di governo delle Professioni.

9) INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TECNOLOGIE INFORMATICHE
Infine, relativamente all’ambito dell’ITC, bisogna prendere atto del fatto che l’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare molti settori, inclusi l’ingegneria delle telecomunicazioni e la gestione delle infrastrutture critiche. L’integrazione dell’IA nei sistemi di gestione dei dati e delle reti garantirà una maggiore efficienza operativa e sicurezza, permettendo un monitoraggio in tempo reale e la manutenzione predittiva delle infrastrutture, migliorando l’affidabilità dei servizi offerti.
Pertanto, è opportuno favorire l’inclusione nei percorsi accademici e formativi di competenze specifiche su IA e data science per preparare gli ingegneri a gestire e sfruttare tali strumenti.
L’adozione crescente dell’intelligenza artificiale, però, richiede anche un’attenta considerazione degli aspetti etici legati all’utilizzo di queste tecnologie. Quindi è fondamentale che gli ingegneri rispettino i principi deontologici nel loro impiego, garantendo trasparenza, equità e sicurezza nei processi decisionali automatizzati.

UN FOCUS SULLA SICUREZZA ANTINCENDIO

Prima della discussione sulla mozione congressuale, in mattinata sono stati approfonditi i temi e le proposte scaturite dai Focus Group cui hanno partecipato i delegati degli Ordini territoriali e c’è stata presentazione delle attività dei Gruppi di lavoro organizzati all’interno del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, 

Il consigliere dell’Ordine di Napoli, Raffaele De Rosa ha rappresentato il gruppo di lavoro temporaneo denominato “GTT4” che ha riguardato la sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro.
L’obiettivo del gruppo temporaneo, ha spiegato De Rosa, era di creare linee di indirizzo per gli operatori del settore: ingegneri, RSPP e ditte specializzate che non necessariamente abbiano competenze specifiche antincendio.
La necessità di studiare questi aspetti, è nata dalla constatazione che molti operatori della sicurezza riscontrano oggettive difficoltà nell’approccio alla valutazione del rischio incendi.
In particolare i contributi hanno riguardato lo studio di attività commerciali e di servizio più comuni: gommista, casa famiglia ed un laboratorio di pasticceria.
Lo studio ha prodotto un manuale che verrà presentato durante la Giornata nazionale della sicurezza che si terrà a Torino il 21 e 22 Novembre

2025: APPUNTAMENTO AD ANCONA E MACERATA
I lavori congressuali si sono conclusi con la premiazione dei Campionati Nazionali sportivi 2024 riservati agli ingegneri, in cui iscritti e rappresentative dell’Ordine di Napoli hanno spesso primeggiato (leggere QUI ),  e con la presentazione del 69° Congresso nazionale, che sarà ospitato dalle città di Ancona e Macerata.