68° Congresso Nazionale degli ingegneri, Annunziata: Pronti a governare i cambiamenti
“Riforme, innovazioni, sfide per il presente e il futuro: i temi affrontati nella prima giornata dei lavori del 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia (che si è aperto mercoledì 2 ottobre a Siena, per concludersi venerdì 4 ottobre) sono apparsi in piena coerenza con la parola chiave di questa assise, ossia Svolte. Tanti gli argomenti sul tappeto, di interesse non solo per la categoria ma per l’intero sistema-Paese. Noi siamo pronti a tutte le sfide”, afferma il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata, all’inizio della seconda giornata congressuale, accingendosi a seguire i lavori con gli altri colleghi napoletani presenti nella città del Palio.
L’AGENDA DI SALVINI
“Lavoriamo assieme agli ingegneri su numerosi temi”, così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha esordito ieri nel corso del suo intervento che ha aperto i lavori del Congresso, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegner e dagli Ordini degli Ingegneri di Grosseto e di Siena.
“Con gli ingegneri stiamo lavorando attualmente al Correttivo dei Codice dei Contratti – ha proseguito Salvini – che conto di far arrivare al Consiglio dei Ministri entro la fine di ottobre. In particolare, c’è la questione dell’Equo compenso su cui si scontrano due esigenze, quella dei professionisti che chiedono giustamente l’applicazione della legge e quella degli amministratori pubblici che temono l’esplosione dei conti”.
Il ministro Salvini ha anche sintetizzato gli altri temi in cantiere che coinvolgono gli ingegneri: il Codice della strada, la manutenzione di ponti e viadotti, il cosiddetto decreto Salvacasa (oggetto di un incontro di approfondimento organizzato dall’Ordine di Napoli, in agenda il 17 ottobre), la messa in sicurezza del sistema idrico, la riforma della governance dei porti.
“Poi naturalmente – ha aggiunto Salvini – c’è il Ponte sullo Stretto, a cui lavorano centinaia di ingegneri”. Salvini ha anche dedicato una battuta all’Intelligenza Artificiale, tema nodale degli approfondimenti congressuali. “L’IA è importante – ha detto Salvini – ma dietro deve sempre esserci la mano dell’uomo. L’IA non sostituirà mai il lavoro degli ingegneri”.
SISTO: AVANTI CON LE RIFORME
In apertura della mattinata è intervenuto anche il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, con delega al sistema ordinistico.
“Saluto una categoria sempre pronta ad agire e ad adeguarsi ai cambiamenti della realtà”, ha affermato.
Inoltre, Sisto ha citato tre argomenti che lo vedono impegnato, in collaborazione con gli ingegneri: la sicurezza sul lavoro a proposito della quale ha auspicato massicci investimenti finalizzati alla prevenzione; l’Equo compenso che, a suo avviso, dovrà trovare una soluzione equilibrata all’Interno dell’Osservatorio; l’IA che “non potrà mai sostituirsi all’uomo”.
LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE PERRINI
Il centro della prima giornata dei lavori congressuali, come di consueto, è stata la relazione di apertura di Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che ha svoltato i primi due anni di consiliatura.
Sulla formazione e sui percorsi accademici Perrini ha ribadito la necessità di una profonda riorganizzazione dei percorsi accademici e una parallela rivisitazione del Dpr 328/2001. I decreti 1648 e 1649 del 19.12.2023, emessi dal ministro della Università e della Ricerca Scientifica, riguardanti la riforma delle classi di laurea, vanno nella direzione auspicata: consentono flessibilità ai percorsi e garantiscono maggiore interdisciplinarità. Ha insistito, poi, sull’acquisizione dell’abilitazione contestuale alla discussione della tesi per la laurea magistrale, previo svolgimento di un periodo di tirocinio e di una prova pratica valutativa delle competenze professionali, effettuato con il tutoraggio di professionisti e strutture produttive selezionate e garantite degli Ordini territoriali. Una svolta – è stato sottolineato – mirata a consentire un più immediato inserimento del professionista nel mondo del lavoro con un bagaglio di conoscenze, che ne agevolano l’impatto.
OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALL’ALBO
In seguito, Perrini è tornato su un cavallo di battaglia dell’attuale consiliatura: l’obbligatorietà di iscrizione all’albo per tutti coloro che in qualsiasi forma esercitano la professione di ingegnere. L’ingegneria, grazie alla sua natura multidisciplinare e alla continua evoluzione tecnologica, ha esteso il proprio raggio d’azione in molteplici campi, che spaziano dall’ingegneria tradizionale all’ingegneria specialistica, all’ingegneria informatica e dell’informazione, all’ingegneria gestionale e industriale ed alla ingegneria ambientale e del territorio, per arrivare a nuovi ambiti di ingegneria (nanotecnologia, biotecnologie industriali, robotica, intelligenza artificiale). Considerando che resta sempre fermo il principio che l’ingegnere resta il garante della sicurezza del cittadino, è diventato anacronistico il fatto che l’iscrizione all’albo professionale sia obbligatoria solo per gli ingegneri di alcuni settori, per lo più quelli tradizionali. Ovviamente tale obbligatorietà non può non essere accompagnata da una riforma degli albi professionali, per renderli più flessibili e inclusivi in modo da poter accogliere le nuove figure professionali.
EQUO COMPENSO
Sulla delicata questione dell’Equo compenso, Perrini ha sottolineato come il CNI sia presente nell’Osservatorio omonimo istituito presso il Ministero della Giustizia per verificare la corretta applicazione del principio e che si stia battendo per l’introduzione di una norma di raccordo delle disposizioni del Codice dei contratti con quelle della legge sull’equo compenso stesso. Un limitato ambito applicativo dell’Equo compenso nella materia dei contratti pubblici, infatti, rappresenterebbe una grave anomalia del sistema, con evidenti disuguaglianze del regime corrispettivo da applicare ai professionisti intellettuali. Tale principio rischia infatti di essere messo di nuovo in discussione dato che già alcuni Tribunali amministrativi regionali si sono espressi, con orientamenti difformi e contrastanti.
“SALVACASA” E TESTO UNICO EDILIZIA
Perrini, infine, è tornato sulla questione della riforma del Testo unico dell’edilizia che investe un settore chiave dell’economia.
Com’è noto, il recente decreto cosiddetto “Salvacasa”, finalizzato al superamento di irregolarità edilizie di piccola entità, presenta una modifica puntuale di alcuni articoli del vigente Testo unico dell’edilizia. Però – è stato ricordato – affronta solo parzialmente la necessità di una riforma integrale dell’impianto normativo edilizio, come sta emergendo anche dai numerosi incontri di approfondimento sul tema.
Secondo il CNI è necessaria una nuova, integrale elaborazione di un codice finalmente rispondente alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione, correlate ad una nuova normativa urbanistica per supportare e facilitare la crescita ed un futuro sostenibile per il nostro Paese, secondo le esigenze di rigenerazione urbana, di riduzione del consumo di suolo, di “costruire sul costruito”. Nella relazione di Perrini non sono mancati sostanziali riferimenti alla questione delle case green, la revisione della legge elettorale del sistema ordinistico finalizzata a garantire e tutelare la rappresentanza di genere, alla salvaguardia del territorio, tema quest’ultimo che animerà soprattutto i lavori in programma giovedì 3 ottobre.
La relazione integrale del presidente Perrini è consultabile QUI .
DOVE VA L’INGEGNERIA: UN’ANALISI
In occasione del Congresso è stata sviluppata anche un’analisi di contesto sul settore dell’ingegneria a cura del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (consultabile integralmente QUI ) .
L’analisi evidenzia che lo shock economico innescato dall’epidemia Covid-19 ha dato avvio ad una fase espansiva e di riorganizzazione di molti ambiti produttivi, fase nella quale gli ingegneri hanno giocato un ruolo importante e di cui hanno beneficiato in buona misura.
Si fa osservare che la fase espansiva ha reso più evidenti alcune trasformazioni interne al sistema ordinistico, mutamenti che nel medio-lungo periodo potrebbero considerevolmente mutare il volto dell’ingegneria e con esso quello dello stesso sistema ordinistico.
GLI ORDINI OSPITANTI
Padrone di casa del Congresso intitolato è Francesco Gaudini, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena.
“Svolte – ha spiegato alla platea composta da oltre 1.300 delegati da tutta Italia e da rappresentanti istituzionali – perché siamo di fronte ad una società in continua evoluzione, fatta di cambi anche repentini, di direzione e di traiettorie, svolte sociali economiche e produttive. Cambiamenti che riguardano fenomeni su scala planetaria: dai cambiamenti climatici a quelli voluti dall’uomo con l’introduzione di nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale”.
Enrico Romualdi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Grosseto e co-organizzatore dell’evento, ha affermato: “Due ordini, due territori confinanti simili che condividono bellezze dei territori ed unicità dei centri abitati. Un congresso dove ogni attività costituisce una novità rispetto al passato”, con cambiamenti “che devono essere compresi, affiancati e finalmente governati”.
I SALUTI ISTITUZIONALI
In apertura di lavori numerosi i saluti istituzionali, tra i quali quelli del sindaco di Siena Nicoletta Fabio, del presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti, del presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola, del presidente del Consiglio della Regione Toscana Antonio Mazzeo.
Intervenuti anche il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Francesco Violo, il Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche Armando Zambrano, il presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici e Fisici Nausicaa Orlandi, il presidente del Conaf Mauro Uniformi, il presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri Paolo Biscaro, il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, Eros Mannino (VVF) e Sergio Sabato (Protezione Civile).
LA LECTIO DI FABRIZIO CURCIO
Nel pomeriggio di ieri la lectio magistralis affidata a Fabrizio Curcio, già Capo Dipartimento della Protezione Civile. Curcio ha sottolineato come il sistema di Protezione Civile nasca per mettere insieme approcci, formazioni e attività molto diverse e in questo è importante l’apporto del progetto ingegneristico.
E’ intervenuto anche il parlamentare Andrea de Bertoldi (del Gruppo Misto) che ha garantito il proprio impegno di parlamentare per risolvere, in particolare, la questione dell’Equo compenso. A seguire un modulo di approfondimento sull’ingegneria tra futuro e cambiamento. Al termine dei lavori, spazio agli incontri del “FuoriCongresso” dedicati, in particolare, all’ingegneria biomedica e all’intelligenza artificiale.
All’intelligenza artificiale è dedicata anche una sessione nella mattinata di giovedì 3 ottobre, sul tema “L’Intelligenza Artificiale per i professionisti, tra paure, mito e realtà“, a cui partecipa anche il presidente Annunziata.
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