No alle asseverazioni video per il Superbonus: la protesta degli ingegneri su Repubblica Napoli
✔ NO ALLE ASSEVERAZIONI VIDEO PER IL SUPERBONUS – Repubblica Napoli di venerdì 23 settembre riprende e approfondisce la nota di protesta sottoscritta e diffusa dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli e dagli altri quattro Ordini professionali della Campania.
✔ Al seguente link il testo integrale della nota di protesta, pubblicato ieri sul portale #ordineingegnerinapolinews https://bit.ly/3BECDDY
✔ Di seguito il testo dell’articolo pubblicato su Repubblica Napoli.
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Il caso
“Un video come prova dei lavori” gli ingegneri contro Deloitte
Gli Ordini professionali contestano la richiesta relativa agli interventi fatti con il superbonus
di Tiziana Cozzi
Un video per dimostrare l’entità dei lavori fatti con il superbonus. È la richiesta di Deloitte, che scatena la protesta degli ingegneri della Campania. Un no supportato dai quattro ordini professionali regionali, interpreti del malcontento degli iscritti per la nuova procedura di certificazione dei lavori.
« È sorprendente che una società importante faccia un atto così superficiale e chieda immagini contro la legge – taglia corto il presidente dell’ordine degli Ingegneri di Napoli Edoardo Cosenza – i professionisti redigono relazioni standard con le quali si assumono le proprie responsabilità. Spero vivamente che sia un errore, un refuso e che lo ritirino subito, quello che è successo è di una gravità inaudita. Ci chiediamo, cosa può rappresentare un video? Ci sono termini di legge da rispettare, relazioni da presentare, spero che Deloitte abbia inviato la richiesta con mera superficialità ma se invece è volontario ne pagheranno le conseguenze, saranno citati in giudizio».
Alle durISSIME parole dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli si uniscono gli altri ordini campani, con i rispettivi presidenti Giovanni Acerra ( Avellino), Ivan Verlingieri ( Benevento), Carlo Raucci (Caserta), Raffaele Taratera (Salerno). Tutti uniti per dire no alla richiesta avanzata da Deloitte di presentare un breve video realizzato dal tecnico asseveratore, per conto del proprio cliente, da allegare alla pratica per il riconoscimento del superbonus, con l’obiettivo di illustrare rapidamente l’intervento effettuato e prevenire eventuali frodi. Una procedura considerata lesiva della dignità dei professionisti che “ appare per giunta superflua – si legge in una nota – in quanto agli Ordini è già demandata dalla Costituzione la funzione di garante della legalità a cui dunque tutti gli iscritti devono attenersi”. Una procedura che rischia di ingolfare e rallentare ulteriormente le pratiche per il riconoscimento del bonus, “ uno strumento indispensabile per ridare ossigeno a un settore trainante, specie nel Mezzogiorno, come l’edilizia – prosegue la nota dopo ormai due anni di continui mutamenti della legge sul superbonus che sembrava essere il nuovo Piano Marshall, anche per la comunità tecnica oltre che per la filiera delle costruzioni. Pur comprendendo quindi le preoccupazioni degli enti coinvolti nel processo di rendicontazione, riteniamo che la procedura adottata sia inappropriata e lesiva per la figura del professionista e pertanto esprimiamo totale contrarietà a questo ulteriore onere che non garantisce alcuna sicurezza aggiuntiva alle procedure già ampiamente garantiste, ma mina solo la credibilità di un’interaclasse di professionisti”.
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