POST COVID-19: Nulla più come prima, ma potrà essere meglio grazie alle tecnologie.

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EMERGENZA COVID-19 – L’epidemia ha comportato e comporta anche una gigantesca sfida tecnologica. In futuro nulla sarà più come “prima”, ma potrebbe essere anche meglio, se si colgono le opportunità offerte dal progresso tecnologico. Se ne è discusso, alla vigilia della parziale “riapertura” della Campania, nel pomeriggio di venerdì 15 maggio 2020, in occasione dell’ottavo evento formativo “in remoto” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli sul tema “Le nuove tecnologie a sostegno della lotta al Covid-10“, sold out per iscritti e con una presenza costante in piattaforma di circa 850 ingegneri. A conferma dell’attenzione generale del mondo delle professioni tecniche sui problemi connessi alla lotta al Covid-19, come ha evidenziato anche il Presidente Cosenza, c’è stato anche il gran numero di domande che si sono susseguite durante la sessione formativa. La registrazione integrale dell’evento on line – introdotto come sempre dal Presidente dell’Ordine Edoardo Cosenza e organizzato dal Consigliere Gennaro Annunziata – è visionabile qui di seguito.

All’evento è giunta una testimonianza di estremo interesse dalla prima linea dell’emergenza epidemica: quella del Manager della Asl Napoli 1 – la più grande del Sud – ingegner Ciro Verdoliva (anch’egli Consigliere dell’Ordine).
Verdoliva ha ricordato anzitutto il ruolo sempre crescente degli ingegneri per il management sanitario e il lavoro gigantesco svolto nelle prime settimane, per il tracciamento dei contagi. In prospettiva c’è una sfida che comunque attende il sistema sanitario nei prossimi mesi, per l’allestimento di nuovi posti di terapia intensiva, per fronteggiare con la massima efficace una possibile ripresa epidemica dopo l’estate, ipotesi di studio sulla quale occorre comunque tenere alta la guardia.

TENERE ALTA LA GUARDIA
Le previsioni a breve per l’andamento dell’epidemia, come è stato evidenziato dall’esperto infettivologo Alessandro Perrella (dell’Unità di crisi attivata dalla Regione Campania, le cui slide di presentazione sono visionabili e scaricabili QUI), evidenziano che ci avviciniamo al sospirato traguardo dell’indice “zero” di contagi, ma sempre con la necessità di essere pronti a una deprecabile ripresa.
Simon Pietro Romano, docente della Federico II e Dirigente della Apple Academy, ha spiegato lo sforzo che in questi mesi si sta compiendo per sviluppare applicazioni e algoritmi che consentano sempre con più efficienza di monitorare e tracciare i contagi e di incrociare e gestire una mole di dati crescente, salvaguardando al contempo la privacy di tutti noi.

UN TEMA NON SCONTATO

“Il tema di come utilizzare le tecnologie perché ci supportino – osserva Gennaro Annunziata – in realtà non è affatto scontato. Anche per gli addetti ai lavori, non è immediato distinguere tra le tecnologie quelle “buone”, utili alla causa, da quelle cattive. Basti pensare ad esempio alle app, di cui alcune sono senz’altro utili e serie, altre invece fanno un utilizzo predatorio dei nostri dati e spesso non danno alcun servizio davvero utile”.

LE SFIDE CHE CI ATTENDONO
“Il problema – osserva ancora il Consigliere Annunziata – o meglio la sfida da affrontare, è che nelle prossime settimane, alla luce anche delle disposizioni introdotte per la Fase 2, interi settori economici, produttivi e dei servizi dovranno riorganizzarsi ed utilizzare tecnologie digitali come strumento di sostenibilità sociale ed economica.
La tecnologia è quindi destinata ad entrare nelle nostre vite con una velocità maggiore rispetto a quella a cui siamo stati abituati finora. Basti pensare a quanto avvenuto negli ultimi due mesi e mezzo che ha ci ha obbligati a un ripensamento complessivo delle nostre abitudini. Nei prossimi mesi, ancor di più, gli strumenti di telelavoro, di teledidattica e telemedicina saranno indispensabili per la ripresa del sistema-Paese”.

NUOVE OPPORTUNITA’ DIDATTICHE E FORMATIVE
E a questo proposito anche per gli obblighi formativi per i professionisti – come accennato dal Presidente Cosenza nel corso del convegno  – verranno comunque implementati appuntamenti in modalità Fai (Formazione A Distanza) anche asincrona, per giungere in prospettiva a un modello misto che si integri con la classica modalità in presenza, frontale.
Nei prossimi mesi, comunque, osserva ancora Annunziata, “Ci saranno un numero crescente di oggetti (IoT) che comunicheranno tra loro e con noi, e dovremo avere una particolare attenzione al tema della privacy e della protezione dei dati. Abbiamo parlato di questo e di tanto altro in un evento che si è caratterizzato per un parterre di eccezione con ospiti che sono stati protagonisti, anzi sono ancora impegnati nell’emergenza Covid-19.  E’ stato – conclude – uno di quegli eventi che personalmente prediligo, un evento trasversale che mette al confronto professionalità provenienti da diverse aree”.
La sfida per affrontare la pandemia e la post-pandemia, insomma, è lanciata e il sistema di conoscenze e competenze ingegneristiche già sta dimostrando di essere all’altezza della situazione, incrociandosi con competenze di numerose altre aree, non necessariamente contigue.
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