Costruzioni civili e materie prime seconde: a Brusciano un seminario sulle prospettive dell’economia circolare

Dalle Commissioni “Ambiente” e “Pavimentazioni stradali” riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo che segue, dedicato al seminario sul tema “L’utilizzo delle materie prime seconde nelle costruzioni civili”, che si è svolto giovedì 21 marzo nella sala consiliare del Comune di Brusciano (qui in basso il programma).
Nell’ambito delle costruzioni civili, e in particolare nel settore delle sovrastrutture stradali (ossia delle pavimentazioni – Ndr), la sostenibilità è divenuta un pilastro fondamentale ed un requisito per la progettazione.
Con la crescente consapevolezza dell’impatto del settore sull’ambiente e sulla qualità della vita delle comunità coinvolte negli interventi, l’industria delle costruzioni sta cercando modi innovativi per ridurre l’utilizzo di materie prime vergini e promuovere l’economia circolare. Una valida strategia in questo contesto è rappresentata dall’impiego di materie prime seconde. Le materie prime seconde sono materiali provenienti da fonti riciclate o rinnovabili, o comunque da processi di riutilizzo. Utilizzare queste risorse nell’ambito delle opere civili comporta numerosi vantaggi: riduce il consumo di risorse naturali non rinnovabili, alleggerisce la pressione sulle ‘limitate’ risorse naturali del nostro pianeta e riduce il volume di rifiuti destinati a essere conferiti in discarica..

Il settore delle costruzioni è responsabile della produzione di notevole quantità di rifiuti, molti dei quali possono essere recuperati e riutilizzati. Riciclare materiali come il vetro, il metallo e il legno non solo riduce l’accumulo di rifiuti, ma riduce anche l’energia necessaria per produrre nuovi materiali. Inoltre, l’utilizzo di materie prime seconde può contribuire a migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua. Riducendo la quantità di materiale inviato alle discariche, si limita la produzione di gas serra e si prevengono potenziali contaminazioni del suolo e delle acque sotterranee associate allo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, l’impiego di materiali riciclati, o rinnovabili, può offrire un vantaggio economico.

Di questi temi si è discusso giovedì 21 Marzo, nella Sala Consiliare “Giancarlo Siani” del Comune di Brusciano, in occasione dell’evento formativo ed informativo sul tema “L’utilizzo delle materie prime seconde nelle costruzioni civili”.
Il seminario è stato organizzato dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Napoli (valevole 3 CFP per gli Ingegneri) con il supporto scientifico di Francesca Russo, responsabile del Laboratorio di strade “Luigi Tocchetti” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. In particolare, l’evento è stato proposto congiuntamente dalla Commissione Pavimentazioni Stradali, coordinata da Gianluca Dell’Acqua, e dalla Commissione Ambiente, coordinata da Massimiliano Fabbricino, rappresentata nell’evento dal vice-coordinatore Marco Race.

Presenti per i saluti istituzionali il sindaco di Brusciano, Giacomo Romano, e per il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli il consigliere segretario Ada Minieri, che ha portato i saluti del presidente Gennaro Annunziata.
Il tema delle materie seconde in edilizia – ha ricordato Ada Minieri nel suo indirizzo di saluto – è sempre più attuale e risponde all’esigenza di uno sviluppo sostenibile. Si calcola che un terzo dei rifiuti prodotti in Ue derivi da demolizioni e attività congiunte. E l’attività di riciclo dei rifiuti edili può creare nuove opportunità professionali e di impresa. Oggi il recupero dei rifiuti edilizi – ha aggiunto il consigliere segretario – è attività motivata soprattutto da ragioni ambientali, ma un tempo era dettata da penuria di materiali. A Berlino, nell’immediato dopoguerra, c’erano le <Trümmerfrau> parola tedesca che significa letteralmente donna delle macerie. Donne che recuperavano mattoni dalle rovine dei bombardamenti per i primi interventi di ricostruzione. A Milano (città rasa al suolo per il 25% dai bombardamenti) le macerie furono utilizzate per realizzare il Monte Stella, collinetta in zona San Siro, oggi parco pubblico“.

L’evento è stato moderato da Rosa Veropalumbo del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale della Federico II.
NUOVA VITA PER GLI PNEUMATICI
Nel corso dei lavori, un focus è stato dedicato alle applicazioni innovative degli PFU (=Pneumatici Fuori Uso) nell’ambito delle costruzioni civili.
Il seminario ha avuto inizio con l’intervento di Gianluca Dell’Acqua, ordinario di Strade, Ferrovie ed Aeroporti dell’Università di Napoli Federico II, nonché fondatore dello spin-off universitario “VIASTRATA“.
Dell’Acqua ha illustrato le principali attività della Commissione tematica e gli eventi di divulgazione e formazione già tenuti e da tenersi nel corso di quest’anno, sottolineando la fondamentale importanza della conoscenza e dell’aggiornamento tecnico nell’ingegneria civile, e in particolare nel settore delle sovrastrutture stradali, per la sempre più completa applicazione di pratiche di sostenibilità nella costruzione e manutenzione di pavimentazioni stradali.

A seguire, la relazione di Renzo Maggiolo, presidente di UNIRIGOM, ha approfondito la normativa vigente sul recupero degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) e il ruolo dei Consorzi. Questa sessione ha fornito un quadro chiaro delle regole e delle responsabilità delle aziende nel trattamento degli PFU, evidenziando l’importanza della gestione corretta di questi rifiuti per ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’economia circolare.

Successivamente, Antonio Marotta, della Commissione Ambiente dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Napoli, ha presentato approfondimenti sul riciclaggio degli PFU, illustrando il caso virtuos do T-cycle (Partner Ecopneus 2022-2024),. Marotta ha tracciato una panoramica sulle migliori pratiche e le tecnologie più avanzate per il recupero e il riciclaggio degli PFU, sottolineando il loro potenziale nel ridurre l’utilizzo di materie prime vergini e nell’abbattere i costi di produzione.

Maurizio Bocci ha presentato le pavimentazioni stradali a bassa emissione acustica, evidenziando come l’utilizzo di materiali derivati dagli PFU possa contribuire a ridurre l’inquinamento acustico nelle aree urbane, migliorando così la qualità della vita dei cittadini.

Antonio Formisano ha invece esaminato l’analisi sperimentale ed applicazione numerica sul riuso di pneumatici per intonaci cementizi in zone sismiche. Questo approccio innovativo non solo offre una soluzione sostenibile per il trattamento degli PFU, ma contribuisce anche alla sicurezza delle costruzioni in aree ad elevato rischio sismico.

Infine, Cristina Oreto, ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università Federico II, ha illustrato l’utilizzo della metodologia di Life Cycle Assessment (LCA) nel campo delle costruzioni stradali per la valorizzazione di pratiche di economia circolare, quali il riutilizzo degli scarti di demolizione e costruzione di opere civili. Questo approccio permette di valutare l’impatto ambientale di diverse soluzioni stradali, fornendo agli ingegneri gli strumenti necessari per progettare infrastrutture più sostenibili e resilienti.

INNOVAZIONE E AMBIENTE: BINOMIO VIRTUOSO
L’appuntamento formativo, dunque. ha delineato nuove prospettive nell’ambito delle costruzioni stradali, dominate dall’innovazione. Attraverso il riciclo degli PFU e l’utilizzo di materiali derivati, è possibile promuovere – come è stato ribadito – pratiche sostenibili e ridurre l’impatto ambientale delle nostre infrastrutture.

SFIDE E VANTAGGI
In conclusione, l’impiego di materie prime seconde nelle costruzioni civili offre numerosi vantaggi ambientali, economici e sociali. Implementare questi materiali nei progetti edilizi non solo riduce l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni, ma contribuisce anche alla creazione di comunità più sostenibili e resilienti.
Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare nell’adozione diffusa di materie prime seconde nelle costruzioni civili. Queste includono la necessità di standardizzare i processi di riciclo e di garantire la qualità e la sicurezza dei materiali riciclati. Inoltre – come è stato ribadito – occorre sensibilizzare i professionisti del settore sull’importanza di utilizzare materiali sostenibili e sulle opportunità offerte dall’economia circolare.
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