Ricordo di Giorgio Campolongo, è stato un punto di riferimento dell’Acustica Forense

Nei giorni scorsi è scomparso l’ingegner Giorgio Campolongo, uno dei principali riferimenti dell’Acustica Forense in Italia. Dalla Commissione Tecnici competenti in Acustica dell’Ordine degli ingegneri di Napoli riceviamo – e volentieri pubblichiamo – l’intervento che segue, a cura del coordinatore Francesco Barbato.

Fra i tanti rami dell’Acustica, quello dell’Acustica Forense, chiamata anche Acustica Giudiziale, è uno dei più controversi.
Qualsiasi acustico che sia stato coinvolto in un contenzioso giudiziario in cui il tema centrale siano le immissioni sonore in una proprietà, conosce la complessità e la diversa articolazione rispetto a quanto richiede l’applicazione delle norme ambientali, quando viene invocata la «Normale Tollerabilità» dell’articolo 844 del Codice Civile. Rappresenta un tema molto controverso, con accesi confronti e diversi tentativi di sminuirne la valenza.

Giorgio Campolongo è stato uno dei più impegnati tecnici a livello nazionale che questo settore ha espresso. Laureato in Ingegneria Elettrotecnica nel 1968 al Politecnico di Milano, con un baccalaureato presso la Scuola Europea di Lussemburgo nel 1960, poteva vantare oltre 50 anni di esperienza nel settore dell’inquinamento acustico e da vibrazioni in Italia e all’estero, e oltre 30 in psico-acustica, con la valutazione del disturbo da rumore nelle abitazioni.

Ho avuto il privilegio di confrontarmi prolungatamente con lui in quest’ultimo specifico settore. Conservo religiosamente i numerosi e lunghi messaggi di posta elettronica che ci siamo scambiati per la “corretta” impostazione delle misure finalizzate alla valutazione delle immissioni di rumore secondo il criterio della «Normale Tollerabilità».
È difficile descrivere lo sforzo e l’impegno che egli dedicava per spiegare quegli aspetti che sono il fondamento scientifico del criterio. Pur essendo un non accademico ha prodotto dal 1996 al 2022 una impressionante bibliografia, con libri articoli, memorie e atti di convegni, a rappresentare una delle sue caratteristiche professionali: la ricerca di un confronto e la condivisione di esperienze. Straordinaria la sua attività di divulgazione e di formazione, apprezzata anche al Consiglio superiore della magistratura (Csm), proprio per la peculiare prospettiva che rappresentava.
Per l’organismo di Palazzo dei Marescialli Giorgio Campolongo è stato anche uno dei relatori del corso di aggiornamento promosso dal Csm– IX Commissione, svoltosi nel 2000 e intitolato “Il Contenzioso in Tema di Immissioni”.
Nonostante siano passati più di due decenni questo corso resta ancora uno dei più rilevanti eventi formativi (tra l’altro monotematici) per i magistrati.

Nell’ambito della sua vasta attività di ricerca e di studio si collocano gli approfonditi studi e le sperimentazioni per la determinazione della reattività umana agli stimoli sonori, anche andando oltre, con la sua consueta energia, il pensiero comune.
Vale la pena di riportare di seguito un paragrafo di una sua e-mail a me indirizzata nella fase di preparazione del corso sul tema “La nuova specifica tecnica UNI/TS 11844:2022 sulle immissioni di rumore nelle abitazioni”, che si svolse l’8 marzo 2023 nella sede dell’Ordine degli ingegneri di Napoli:

… la questione che ritengo di gran lunga più importante è che l’intrusività non sia una questione acustico-fonometrica, ma psicologica perché è il cervello (l’attività cognitiva) e non l’orecchio (l’udito) che “sente” se un rumore è intrusivo o non intrusivo.
Occorrerebbe dibattere questa questione in altra sede, di psicologi o audiologi, ma non di ingegneri.
La misurazione fonometrica è importante, ma è largamente secondaria, rispetto alla valutazione psicologica dell’intrusività. Purtroppo questa verità è oggi ancora troppo lontana dalla mentalità degli ingegneri per i quali tutte le caratteristiche del rumore sono misurate, anzi devono poter essere misurate, dal fonometro. Ma questo è sbagliato perché il fastidio del rumore non è affatto una caratteristica acustica, ma è psicologica (in altri termini non fonometrica ma psicometrica)”.

Era questo il tema su cui era più impegnato. Le parole riportate qui sopra, mettono in evidenza una sua caratteristica che gli è sempre stata riconosciuta: la capacità di critica. Giorgio Campolongo riusciva a non dare nulla per scontato e ogni sua affermazione si basava su sperimentazioni su casi reali. Ed è per questa ragione che era diventato un riferimento dentro e fuori dai tribunali italiani. Si è sempre reso disponibile a confronti, appassionato docente, prodigo nell’insegnamento e nel trasferimento delle sue conoscenze.
Egli lascia un’eredità in termini di lavoro e prospettive per il riconoscimento della priorità della “risposta” umana alle sollecitazioni acustiche, rispetto al nudo valore strumentale. La scomparsa di Giorgio Campolongo segna una perdita importante per la comunità del professionisti che operano nel settore acustico. Mancherà la sua visione.

Buon viaggio, Giorgio.

Francesco Barbato
(coordinatore Commissione Tecnici competenti in Acustica
dell’Ordine degli ingegneri di Napoli)


Segui ogni giorno l’Ordine degli Ingegneri di Napoli e le sue attività anche:
sul sito istituzionale Ordine Ingegneri di Napoli
sulla pagina Facebook
sulla pagina Linkedin
sul canale YouTube
sul notiziario Telegram
sul notiziario WhatsApp
consultando la rubrica Eventi dell’Ordine presente sul sito istituzionale
…. e QUI puoi trovare Opportunità di lavoro e di incarichi professionali costantemente aggiornate