Telemedicina, a Napoli il convegno nazionale degli ingegneri clinici. Annunziata: Innovazione per una sanità più vicina al cittadino
In una visione complessiva di rinnovamento del Servizio Sanitario Nazionale, il ruolo della telemedicina è cruciale. Questo snodo tecnologico può significare infatti una medicina di prossimità più efficiente e concreta e costante, con la riduzione delle liste d’attesa e delle code negli ambulatori. Il ruolo della telemedicina è ancora più strategico nello scenario, a volte difficile, del nostro Mezzogiorno.
Se ne è discusso lunedì 30 settembre al convegno nazionale promosso dalla sezione Campania dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) sul tema “La Telemedicina: Innovazioni Organizzative, Tecnologiche e Digitali per l’Integrazione del Sud Italia. La Sfida per un Mezzogiorno Sempre Connesso”.
I lavori sono stati ospitati nella sala “Franco Basaglia” del presidio Asl Napoli 1 Centro (ex Ospedale Psichiatrico Bianchi).
La manifestazione, patrocinata dall’Ordine degli ingegneri di Napoli e accreditata dal Cni, ha consentito l’attribuzione di 4 Cfp ai partecipanti.
Alla sessione di apertura ha portato il suo saluto e quello del Consiglio, il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata.
Nel suo intervento Annunziata ha ringraziato l’Associazione, guidata da Umberto Nocco, per aver coinvolto l’Ordine di Napoli nell’iniziativa, evidenziando il ruolo sempre più strategico degli ingegneri in tutti i versanti del settore sanitario, con le loro competenze non solo in campo edilizio, ma anche informatiche, gestionali, organizzative e impiantistiche.
INGEGNERI DEL TERZO SETTORE IN PRIMA LINEA
E la telemedicina – ha ricordato il presidente degli ingegneri napoletani – vede gli ingegneri dell’informazione, ossia del cosiddetto “terzo settore”, sempre più in prima linea, forti delle loro competenze innovatrici, al servizio di una sanità “più efficiente, più vicina ai cittadini, in grado di dare risposte concrete alle esigenze del territorio, semplificata nei processi burocratici” e che quindi lasci liberi in parte i medici, la cui carenza numerica rappresenta ormai un problema conclamato, di espletare al meglio la loro fondamentale missione di operatori della salute.
Nel suo intervento Gennaro Annunziata – che ricopre anche la carica di coordinatore del Consiglio operativo del Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione (in sigla C3i) – ha ricordato l’impegno per la valorizzazione degli ingegneri del terzo settore e anche per attribuire loro alcune competenze esclusive. “La nostra non è una richiesta corporativa – ha ribadito – , ma rappresenta viceversa un ulteriore segnale della nostra attenzione per garantire alla collettività prestazioni professionali di qualità”, compito che del resto rappresenta il “cuore” della missione del sistema ordinistico nel suo complesso.
Tutti questi concetti sono stati sintetizzati da Gennaro Annunziata anche in una video intervista che verrà inserita in uno speciale dedicato alla giornata dedicata alla telemedicina.
VERDOLIVA: NON SIAMO SECONDI A NESSUNO
Alla sessione di apertura ha portato il suo saluto il direttore generale della Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, già consigliere dell’Ordine e attualmente coordinatore della Commissione ordinistica “Ingegneria per la salute”:
Verdoliva è partito proprio dal titololo del convegno (“La sfida per un Mezzogiorno sempre più connesso“) evidenziando che il Sud ha già vinto tante delle sue sfide, e ricordando come il nostro territorio sia portatore di eccellenze che “ci portano a non essere secondi a nessuno“.
Verdoliva ha anche evidenziato l’importanza di “fare squadra” tra competenze e saperi diversi, con l’obiettivo condiviso di una sanità più efficiente, inclusiva, vicina ai bisogni dei pazienti.
Il percorso per la definizione della figura dell’ingegnere sanitario – ha sottolineato Verdoliva – è partito da lontano ed è ancora lungo, ma ormai il ruolo istituzionalizzato degli ingegneri nel comparto sanitario, anche con ruoli e incarichi di altissima responsabilità, rappresenta un dato di fatto incontrovertibile.
NOCCO: GARANTI DI EFFICIENZA ED EQUITA’
Alla giornata napoletana – seguita da un foltissimo pubblico di operatori del settore sanitario – ha portato il suo saluto in videoconferenza Umberto Nocco, presidente AIIC, che ha ricordato quanto l’Associazione sia già presente ed attiva, sia nello sviluppo dell’intero sistema della telemedicina in Italia, che sull’impegnativo versante del miglioramento complessivo dell’organizzazione sanitaria nel Sud del Paese, ambito in cui il contributo delle tecnologie innovative può assicurare equità di prestazioni e pari opportunità di accesso.
Il convegno nazionale dell’AIIC è stato sviluppato e coordinato da Pasquale Garofalo (componente del Consiglio Direttivo AIIC), Marianna Palumbo (UOC Ingegneria Clinica, ASL Napoli 1 Centro, responsabile Ssientifico), Francesca Aversano (UOC Ingegneria Clinica, ASL Napoli 1 Centro, responsabile organizzativo), Mariaconcetta Mele (ingegnere clinico in Althea SpA, responsabile della Segreteria Organizzativa).
GAROFALO: GIORNATA RICCA DI SPUNTI
“La giornata – commenta Pasquale Garofalo – è stata ricca di spunti di riflessione e idee innovative sulla telemedicina e sul suo impatto futuro. Gli interventi dei relatori hanno messo in luce le potenzialità di questa soluzione tecnologica nel superare le disuguaglianze nell’accesso alle cure, soprattutto nelle aree più isolate. La presenza delle istituzioni, della Regione, delle associazioni e delle aziende è stata particolarmente significativa, dimostrando, da parte di tutti gli stakeholders ,un forte impegno per lo sviluppo della telemedicina”.
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