La Commissione Aerospaziale in visita tecnica al Cira di Capua

Dalla Commissione Aerospaziale dell’Ordine degli ingegneri di Napoli riceviamo e volentieri pubblichiamo il resoconto che segue, dedicato a una visita tecnica effettuata nel centro aerospaziale di Capua, il Cira.

Un gruppo di ingegneri iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli, guidati dal coordinatore della Commissione Aerospaziale Giuseppe Del Core, ha partecipato ad una visita al Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua.
Gli ospiti sono stati ricevuti da Carmine De Rosa (Ufficio Stampa e Comunicazione) e dal collega Giuseppe Ceglia, componente della Commissione Aerospaziale, che hanno accompagnato il gruppo nell’Aula Magna del Centro e hanno illustrato il programma della giornata.

LA STORIA DEL CENTRO
Un primo intervento è stato svolto dall’ingegner Cesario Vincenzo Angelino, che ha presentato la storia del Centro, dalla sua nascita nel 1984 con la sede a Napoli in via Filangieri, seguita dalla realizzazione progressiva delle opere civili e delle strutture laboratoriali destinate alla sperimentazione aerospaziale.
Il coordinatore Del Core ha ricordato il ruolo fondamentale svolto all’epoca dal professor Luigi Napolitano, docente di Aerodinamica presso l’Università Federico II e scienziato di fama mondiale, pioniere degli studi sui fenomeni fisici legati alla microgravità: la sua autorevolezza scientifica contribuì fortemente alla scelta della dislocazione del CIRA in terra campana, terra che vanta del resto una lunga e consolidata tradizione – produttiva e di ricerca – sia in campo aeronautico che aerospaziale..

RICERCA CON ATITECH
I partecipanti hanno poi avuto opportunità di ascoltare dalla voce dell’ingegner Martone i risultati di un progetto di ricerca svolto recentemente dal CIRA in collaborazione con la società Atitech, leader nella manutenzione degli aeromobili civili e basata a Napoli, sulla digitalizzazione dei processi manutentivi.

PLASMA WIND TUNNEL
La visita ha toccato la seconda tappa presso il laboratorio del Plasma Wind Tunnel (foto in basso): si tratta della più grande facility al mondo per lo studio dei fenomeni fisici al rientro dei corpi in atmosfera.

Nel tunnel, un arco elettrico di grandissime dimensioni sviluppa una enorme quantità di calore, consentendo il raggiungimento di temperature elevatissime, simulando le condizioni che si verificano quando un corpo, ad esempio una navicella spaziale, rientra nell’atmosfera terrestre.
E’ la galleria al plasma più grande e potente al mondo; per farla funzionare, in prove di durata molto breve, è richiesta una quantità di energia enorme, dell’ordine di quella richiesta per una città di circa 100.000 abitanti, che viene prelevata dalla dorsale elettrica principale.

LA GALLERIA DEL VENTO
La visita è proseguita con la terza tappa, nel laboratorio dell’Icing Wind Tunnel, la galleria del vento – la più grande in Europa – in grado di simulare le condizioni atmosferiche che si incontrano a 7000 metri di quota e che favoriscono formazioni di ghiaccio, estremamente pericolose per la sicurezza del volo.
Basti ricordare il recente incidente dell’ATR 72 in Brasile, precipitato a seguito di una caduta in vite causata da stallo per formazione di ghiaccio.
L’ingegner Ragni, responsabile dell’impianto, ne ha illustrato il funzionamento, le prestazioni, sottolineando la continua richiesta di utilizzo dell’impianto da parte di costruttori di aeromobili e di produttori di dispositivi di protezione dal ghiaccio.

STRUTTURE E MATERIALI
Gli ospiti si sono poi spostati nel laboratorio di Strutture e Materiali: l’ingegner De Nicola ha illustrato e mostrato ai presenti alcuni prototipi realizzati con tecniche e materiali innovativi.
i presenti hanno potuto apprezzare i più recenti risultati scientifici e tecnologici nel campo dei compositi, per applicazioni sia aeronautiche che spaziali.
Particolare interesse hanno suscitato delle strutture reticolari, brevettate dal CIRA, caratterizzate da grande leggerezza e fortissima resistenza ai carichi di compressione.

UN LABORATORIO SUPER ISOLATO
La giornata si è conclusa nel laboratorio di Qualifica Spaziale, che i partecipanti hanno potuto apprezzare solo “al di là del vetro”, essendo l’ambiente completamente tutelato, super isolato, e controllato termicamente.
Questa facility riveste carattere di estrema attualità, dal momento che la ricerca spaziale ha assunto importanza crescente negli ultimi anni e l’Italia è in prima linea soprattutto nel campo dei microsatelliti.
Il laboratorio è dotato di impianti e attrezzature in grado di ricreare le condizioni ambientali al di fuori dell’atmosfera, caratterizzate da temperature variabili in un range molto esteso e da pressioni prossime allo zero.
La visita, in conclusione, ha destato grandissimo interesse da parte di colleghi, in buona parte non giovanissimi, che hanno apprezzato l’iniziativa, esprimendo compiacimento per il livello scientifico e tecnologico raggiunto dalle attività sviluppate all’interno del CIRA, un fiore all’occhiello del nostro territorio, ben conosciuto soprattutto all’estero.
Giuseppe Del Core, coordinatore della Commissione Aerospaziale dell’Ordine, organizzatore dell’evento ha ringraziato il CIRA, nella persona di Carmine De Rosa, elogiandolo per l’impegno profuso e per l’eccellente ospitalità.

a cura della Commissione Aerospaziale
dell’Ordine degli ingegneri  della provincia di Napoli


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