Compensi ai Ctu: sentenza della Consulta riporta alla ribalta l’esigenza di adeguamenti delle tariffe

Importante decisione della Corte Costituzionale sulle tariffe da riconoscere ai consulenti tecnici d’ufficio (in sigla CTU). Una pronuncia che riporta alla ribalta il problema più ampio dell’adeguamento dei compensi e che è stata accolta con favore dalla comunità dei professionisti.
Con la pronuncia n.16/2025 la Consulta ha infatti dichiarato illegittimo il sistema di calcolo dei compensi professionali a tempo per l’attività prestata dagli ausiliari del giudice, che prevede per le vacazioni successive alla prima la liquidazione di un onorario inferiore a quello stabilito per la prima vacazione.
In dettaglio la norma prevista dall’art. 4, secondo comma, della legge 319/1980 è per la Corte “manifestamente irragionevole, in quanto impone una diversificazione dei compensi legati al susseguirsi delle vacazioni, peraltro già scarsamente remunerate, in un quadro di ormai sistematica omissione dell’onere di adeguamento periodico dei compensi”.
Il sistema ordinistico coglie l’opportunità offerta dalla recente pronuncia della Consulta per ribadire la necessità di una revisione complessiva della normativa che regola i compensi dei CTU.
La sentenza – secondo il presidente del CNI, Angelo Domenico Perrinirappresenta un importante riconoscimento della necessità di rinnovare un sistema che, da troppo tempo, penalizza la professionalità tecnica con compensi inadeguati e sproporzionati. È il momento di agire, per rafforzare il ruolo degli ingegneri nel processo e per contribuire attivamente all’efficienza del sistema giudiziario e il CNI è pronto a sostenere e promuovere tutte le iniziative volte a garantire una giusta valorizzazione delle competenze tecniche in ambito giudiziario“,
La revisione dei compensi dovrebbe orientarsi verso criteri di maggiore equità e, soprattutto, di proporzionalità rispetto alle competenze sempre più specialistiche e alle crescenti responsabilità richieste oggi ai consulenti dell’area ingegneristica, in tutti i settori di intervento.
L’Ordine degli Ingegneri di Napoli – puntualizza il presidente Gennaro Annunziatasi allinea a questa posizione, garantendo il proprio sostegno a ulteriori iniziative finalizzate a rivedere questa delicata materia“.
Non si tratta di una rivendicazione corporativa, tiene a sottolineare Annunziata, “bensì di un’esigenza che mira a promuovere una giustizia più efficiente e equa, a beneficio dell’intera collettività. La complessità e la rilevanza delle questioni su cui i CTU dell’area ingegneristica sono spesso chiamati a esprimersi rendono imprescindibile un adeguato riconoscimento del loro ruolo anche in termini economici“.

QUESTO LINK  la sentenza integrale della Consulta.
QUESTO LINK  la nota stampa diffusa dal Cni.
—————-
Segui ogni giorno l’Ordine degli Ingegneri di Napoli e le sue attività anche:
sul sito istituzionale Ordine Ingegneri di Napoli
sulla pagina Facebook
sulla pagina Linkedin
sul canale YouTube
sul notiziario Telegram
consultando la rubrica Eventi dell’Ordine presente sul sito istituzionale
…. e QUI puoi avere notizie di Opportunità di lavoro e di incarichi professionali costantemente aggiornate