Ingegnere del Turismo: figura professionale da riconoscere e valorizzare.

Ingegnere del Turismo: una figura professionale che va riconosciuta e che potrebbe dare, fra l’altro, un contributo importante allo sviluppo e al consolidamento di un settore economico fondamentale per il sistema-Italia. Inoltre la regolamentazione del profilo dell’Ingegnere del Turismo creerebbe nuove e interessanti opportunità professionali. Sono queste le tesi sostenute da Mario Rispoli, coordinatore della Commissione Ingegneria del Turismo dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, in un articolo inviato al Notiziario che volentieri pubblichiamo di seguito.      

di Mario Rispoli
(coordinatore Commissione Ingegneria del Turismo, Ordine ingegneri Napoli)

La figura professionale dell’ingegnere del turismo è stata proposta più volte dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Napoli, segnatamente dalle Commissioni Valorizzazione Turistica e Ingegneria del Turismo.
Questa figura potrebbe trovare riconoscimento sia nel mondo accademico, sia nell’ambito della normativa regionale e nazionale del settore turistico, ma continua ad essere ignorata e i colleghi chiamati ad affrontare problemi riguardanti il turismo si trovano spesso in difficoltà.

L’ATTUALE SCENARIO
La normativa vigente prevede la figura del direttore tecnico per imprese che gestiscono attività di piccole dimensioni, ma non è previsto alcun responsabile o figura di sistema per le attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere di notevole grado di complessità. Ciò costituisce una lacuna dell’apparato normativo regionale/nazionale perché non tiene nel dovuto conto le problematiche  connesse alla gestione del sistema dell’accoglienza turistica.
Il sistema turistico è indubbiamente complesso per qualità e quantità di strutture, impianti e apparecchiature necessarie al suo funzionamento.

LA SFIDA: GESTIRE SISTEMI COMPLESSI
Una struttura turistico-ricettiva necessita infatti di impianti elettrici, idrici, di condizionamento atmosferico, antincendio, di rilevazione di fumi, wi-fi che richiedono una precisa attività di studio, gestione e controllo di numerose problematiche.
Altre riguardano attengono al trattamento dei rifiuti solidi urbani e agli scarichi nella pubblica fognatura in termini di composizione e BOD presente, all’alimentazione delle cucine, in riferimento al sistema di alimentazione elettrico e/o al carburante utilizzato (gasolio, gas propano liquido, metano, elettrico), al collaudo periodico di ascensori e montacarichi, alla rimozione delle barriere architettoniche, alla prevenzione per i problemi connessi alla legionella, al monitoraggio di gas Radon negli ambienti, all’analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP – Hazard Analysis and Critical Control Points) protocollo che attesta, mediante opportune misure di supervisione, la sicurezza e l’igiene dei beni e dei servizi nel settore alimentare.

LA SICUREZZA
I problemi di sicurezza passiva ed attiva assumono grande importanza in una struttura turistica, perché bisogna tener conto della forte interazione esistente tra personale e ospiti della struttura ricettiva che è destinata all’accoglienza di un elevato numero di persone che cambiano continuamente, alle quali non possono essere estese le tradizionali esercitazioni, di evacuazione anti incendio o per rischio sismico o altro tipo di rischio.

LE PRIORITA’ AMBIENTALI
Un’altra problematica è quella relativa alla politica ambientale. Il Libro Bianco Clima-Energia 2030 della Commissione europea e gli accordi stipulati nella conferenza mondiale sul clima di Parigi e successive impongono di abbassare progressivamente le immissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Le imprese del sistema alberghiero-ricettivo hanno necessità di certificarsi sulla qualità totale ISO 9000 e su quella ambientale ISO 14000, o ancora sul regolamento EMAS, sia per implementare una politica ambientale necessaria a ridurre i propri impatti, sia per concorrere con un punteggio maggiore a finanziamenti pubblici spesso a valere su fondi europei, di volta in volta introdotti per incentivare il settore. Le certificazioni di qualità, qualità ambientale e regolamento Emas hanno consentito e consentiranno anche in futuro di conseguire un punteggio utile per accedere alle agevolazioni. Le diverse certificazioni comportano da parte delle aziende l’adeguamento ai criteri di sostenibilità ambientale che in sostanza comportano una serie di accorgimenti in grado di trasformare edifici inquinanti ed energivori in strutture a basso impatto ambientale, vale a dire in grado di funzionare, per esempio, con solare termico, fotovoltaico o geotermico che consentano di mantenere una temperatura opportuna all’interno dei locali, nelle diverse stagioni, con conseguente risparmio energetico.

I VANTAGGI DELLA DOMOTICA
Per le strutture turistico-ricettive la domotica assume notevole importanza:  rappresenta indubbiamente un rilevante vantaggio poter disporre, ad esempio, di camere intelligenti e di una reception informatizzata, nonché di sistemi in grado di controllare le apparecchiature in esercizio e monitorarne eventuali anomalie e(o malfunzionamenti, ponendovi rimedio.
Se la struttura ricettiva ha centri termali e benessere e/o congressuali le variabili decisionali aumentano e con esse la necessità di controllo e di gestione.

LA SEVERA LEZIONE DEL COVID
La recente pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza aspetti sanitari in precedenza scarsamente considerati come per esempio la necessità di creare percorsi specifici di entrata ed uscita in caso di epidemia.
Anche le aree destinate a camere devono comunque prevedere alcune zone compartimentabili in caso di necessità e anche questo rappresenta un problema non contemplato prima della pandemia.

PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Un altro tema di grande rilevanza ingegneristica è quello della pianificazione urbanistica; a partire dai piccoli borghi fino ad arrivare alle grandi città.
In ogni realtà urbana si è infatti consapevoli che il turismo è in grado di generare ricchezza ed occupazione. Tutte le città, piccole o grandi, cercano di valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale, enogastronomico e quant’altro hanno da offrire. Anche in questo caso l’Ingegnere del Turismo potrebbe apportare un contributo notevole sotto l’aspetto della logistica, del dimensionamento dei trasporti, analizzando dati statistici e facendo delle indagini sul campo.

INFINITO VENTAGLIO DI TEMI
A questi temi se ne potrebbero aggiungere altri, nel settore dei trasporti locali, nazionali e internazionali, e nella valorizzazione delle risorse proprie del territorio, di tipo naturalistico e/o storico-monumentali.

E’ evidente quindi come il progetto, il controllo e la gestione di un sistema complesso così articolato richieda competenze tecniche specifiche.
E’ indispensabile un professionista in grado di valutare e prevenire i rischi, gestire le emergenze, programmare gli interventi per adeguare l’azienda ai canoni della sostenibilità ambientale.
Sotto tutti questi aspetti, l’ingegnere appare essere il professionista che presenta il profilo idoneo più articolato, per le competenze tecniche e gestionali connesse alla sua natura professionale.
Questo nuovo profilo professionale comporterebbe un risparmio in termini di costi di gestione aziendale e contribuirebbe ad aprire nuove prospettive occupazionali.


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