Ingegneri in visita al depuratore di Punta Gradelle: impianto d’avanguardia per un mare pulito, verso l’estate della ripresa
La Penisola Sorrentina si accinge ad accogliere i turisti per una stagione che si annuncia di piena ripresa, dopo due anni di stasi per l’emergenza-Covid: in quest’ottica la purezza della risorsa mare investe un significato ancora più rilevante del solito. E la società Acqua Campania (che gestisce l’Acquedotto della Campania Occidentale-ACO), con il direttore generale dell’Area Tecnica – Ingegner Gianluca Maria Salvia – a fare gli onori di casa, ha invitato un gruppo di ingegneri per una visita tecnica al depuratore di Punta Gradelle, nel territorio di Vico Equense, la cui gestione passerà fra breve alla Gori.
La visita era rivolta agli iscritti delle Commissioni Ambiente e Idraulica dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli (coordinate rispettivamente da Massimiliano Fabbricino e Maurizio Giugni).
Ha portato i saluti del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli il Consigliere Sergio Burattini (nella foto accanto).
Nel briefing il Professor Francesco Pirozzi ha introdotto la normativa vigente e le moderne tecniche di trattamento dei reflui, successivamente l’ingegner Giancarlo Favalli ha descritto l’impianto, il quarto piu grande d’Italia e i cui impianti tecnologici sono stati realizzati da Veolia, azienda high tech leader nel settore del trattamento delle acque.
Una brochure di Veolia che illustra schematicamente il funzionamento del depuratore è disponibile QUI
IN FUNZIONE DALLA PRIMAVERA 2017
L’impianto di Punta Gradelle è entrato in funzione nel maggio del 2017, per entrare a regime nei mesi successivi, con la realizzazione delle ultime opere infrastrutturali, come l’asfaltatura del tunnel di ingresso all’impianto e la realizzazione della segnaletica orizzontale.
Non è la prima volta che gruppi di ingegneri dell’Ordine di Napoli visitano l’impianto che garantisce acque pulite al turismo balneare, ma erano ormai quattro anni che non veniva organizzata un’iniziativa del genere.
Per questo la visita svolta ora – considerati anche i due difficili anni precedenti – riveste un significato particolare, anche perché si inquadra nel filone delle iniziative formative “in presenza” che stanno via via ripartendo dopo due anni di soli eventi in FAD (=formazione a distanza).
L’IMPIANTO
Si tratta di un complesso (qui in basso è riassunto lo schema del ciclo di trattamento) che raccoglie gli scarichi fognari e le acque piovane provenienti da cinque comuni della Penisola Sorrentina, restituendo al mare (con una condotta sottomarina che sbocca proprio in zona Punta Gradelle) acque pulite e batteriologicamente pure secondo i parametri di legge e quindi migliorando decisamente la balneabilità (e dunque l’attrattività turistica) di uno dei tratti più suggestivi della costiera campana.
Le acque depurate – è stato spiegato durante la visita – per le loro caratteristiche chimiche e batteriologiche possono eventualmente anche essere utilizzate per irrigazione, innaffiamento stradale e altri usi di questo tipo, contribuendo a risparmiare l’utilizzo di una risorsa idrica preziosa come l’acqua definita potabile.
Al termine di questo articolo è possibile visionare un video realizzato da Veolia sui lavori per la realizzazione dell’impianto e sui vari elementi che lo compongono.
ZERO IMPATTO AMBIENTALE
Una delle peculiarità dell’impianto è quella di essere realizzato totalmente in galleria, dunque con impatto ambientale zero. Al depuratore si accede dalla zona della Marina di Aequa, attraverso una galleria percorribile anche da automezzi pesanti lunga circa 750 metri, e gli impianti sono installati in gigantesche cavità sotterranee, in parte realizzate allargando le originarie gallerie del collettore fognario.
Il complesso, per garantire il benessere delle maestranze impegnate nell’impianto, ha richiesto anche l’apertura di condotte di aerazione (una sbuca sul litorale di Alimuri, a Meta di Sorrento, l’altra a Sorrento) in cui l’aria viene forzata da turboventilatori, garantendo adeguate condizioni di umidità e temperatura.
Ed ecco il suggestivo video illustrativo diffuso da Veolia
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