Mobilità in Penisola Sorrentina e valorizzazione dei siti archeologici, gli ingegneri promuovono il confronto: è il momento di rilanciare “Le vie del Mare”.

Il Comune di Massalubrense potrà diventare un esempio di buone prassi per la mobilità sostenibile via mare con propulsione a idrogeno, contribuendo a innovare il settore della nautica da diporto: il progetto sarà analizzato in uno studio di fattibilità.
Se ne è parlato venerdì 15 marzo in occasione del seminario sul tema “Sviluppo territoriale e sostenibilità dai siti archeologici della Grande Pompei alla Penisola Sorrentina: trasporti marittimi, mobilità integrata e gestione ambientale delle risorse”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli (presieduto da Gennaro Annunziata), ospitato a Villa Angelina Resort, e sostenuto dal Comune di Massalubrense.
Il convegno è stato organizzato in collaborazione con le commissioni Trasporti e Beni culturali dell’Ordine – coordinate, rispettivamente, da Domenico Salierno e Vincenzo Calvanese – e con l’Associazione ingegneri della Penisola Sorrentina, presieduta da Sergio Burattini.
Il convegno ha inoltre avuto il patrocinio dei Comuni peninsulari e da quello di Pompei, oltre che dal Distretto Rotary 2101, dall’Unione Industriali di Napoli, dall’Ordine degli architetti di Napoli (presieduto da Lorenzo Capobianco) e dal Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università di Napoli Federico II.

ANNUNZIATA: PER GIUNGERE QUI, UN VIAGGIO DANTESCO
“Per arrivare a Massalubrense abbiamo affrontato un viaggio che definirei quasi dantesco, siamo passati dall’inferno del traffico, per poi transitare dal purgatorio e giungere infine qui al paradiso”: lo ha detto il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata introducendo i lavori del convegno. Sotto la lente le gravi criticità che penalizzano la mobilità dei residenti e dei visitatori in una delle aree a più alta attrattività turistica della Campania e d’Italia.
L’appuntamento organizzato a Massalubrense riprende il discorso avviato dall’Ordine degli ingegneri di Napoli con un convegno organizzato a Vico Equense nel giugno del 2023.
“Abbiamo quindi chiamato a raccolta – ha spiegato il presidente degli ingegneri Annunziata – i sindaci, gli imprenditori, i docenti universitari, i rappresentanti delle istituzioni che hanno risposto al nostro appello, non solo per evidenziare i problemi, ma anche per presentare anche proposte fattibili rispetto al tema del convegno”.
“Siamo in un momento cruciale nella programmazione urbanistica con il nuovo piano comunale – ha detto il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli – : è una fase ricca di opportunità offerte dal Pnrr ed è per questo che il contributo di idee che può giungere dagli esperti è di grande importanza per Massa Lubrense e l’intera area metropolitana”.
E la risposta c’è stata, anche in termini di affluenza al convegno, con una sala gremita da un uditorio partecipe e attento.

MOBILITA’ SU STRADA, LAURO: UN SISTEMA ORMAI SATURO
La Penisola Sorrentina e i vicini comprensori archeologici rappresentano aree di enorme richiamo turistico, ma con cronici problemi di mobilità su gomma. L’alternativa? Le vie del mare. Ma su questo versante non mancano i problemi. Le imprese armatoriali – ha fatto osservare Luigi Pagliara, funzionario Acamir (agenzia regionale per la Mobilità) – cercano redditività e quindi i bandi spesso vanno deserti.
Salvatore Lauro, armatore dell’omonima compagnia di Navigazione, osserva: “Siamo stati pionieri nella navigazione veloce e nelle vie del mare, ma gli amministratori pubblici preferiscono sostenere la mobilità terrestre, fortemente impattante su un territorio già saturo”.

LE MOTORIZZAZIONI ELETTRICHE E L’EKRANOPLANO
Per alcune applicazioni la motorizzazione elettrica può rappresentare un importante supporto all’innovazione nel trasporto marittimo.
Nel suo intervento Salvatore Lauro ha presentato infatti unekranoplano“, innovativo e velocissimo mezzo di trasporto via mare (originariamente concepito in Unione Sovietica per scopi bellici), a metà strada tra l’idrovolante e l’aliscafo, oggi destinato alla clientela executive, con propulsione elettrica e battezzato “Swing”.
Qui in basso un’immagine di questo insolito veicolo.
“Si tratta di un’unità – ha spiegato l’armatore campano – che, grazie ad una turbina da 500 Kw, è capace di produrre un effetto superficie portando l’imbarcazione (dotata di apposite “ali”) a sollevarsi di almeno 3-4 metri dal pelo dell’acqua. La potenza sviluppata permette di raggiungere una velocità di circa 105 miglia orarie, fattore che potrà consentire di collegare Napoli alle Isole Eolie in poco più di un’ora”.
“La nuova imbarcazione – ha puntualizzato Lauro – si configurerà come un servizio d’elite, con una capacità di trasporto massima di 10 passeggeri. Questa nuova tipologia di natante rafforzerà senza ombra di dubbio il concetto che è alla base della nostra idea di impresa: Volaviamare”.

IDROGENO: OK PER IL DIPORTO, PROBLEMI PER LE GRANDI UNITA’
Un impulso ai collegamenti marittimi sostenibili può essere la propulsione a idrogeno, ma le compagnie armatoriali, ha sottolineato Lauro, non trovano nelle amministrazioni locali e territoriali la necessaria sponda per implementare questo tipo di propulsione con le grandi unità navali.
Buone pratiche per la propulsione a idrogeno si registrano, invece, sul versante della nautica da diporto.
Andrea Minerdo, amministratore della NatPower (società indipendente impegnata nello sviluppo di investimenti in energie rinnovabili ed infrastrutture sostenibili), ha illustrato i prototipi di sistemi di stoccaggio costiero di idrogeno, realizzati in collaborazione con lo studio Zaha Hadid di Londra, che conciliano la funzionalità a criteri di inserimento ambientale (sono realizzati con materiali ecocompatibili e con forme che si armonizzano alla tradizione morfologica delle costiere italiane).Il primo impianto del genere sarà presentato – ha annunciato Minerdo – la prossima estate a Venezia.
A illustrare in dettaglio i contenuti architettonici di questo sistema di stoccaggio è stato in collegamento streaming da Londra l’architetto Filippo Innocenti, direttore dello studio Zaha Hadid, avvalendosi anche di un video che ha evidenziato i criteri alla base della progettazione, che uniscono elevata qualità formale a rispetto per la sostenibilità e l’impatto ambientale.
Qui in basso uno dei rendering presentati da Innocenti.
Inoltre NatPower ha già siglato con il Comune di Massalubrense un protocollo d’intesa – come accennato in apertura – per uno studio di fattibilità volto a valutare la realizzazione di siti di stoccaggio e produzione di idrogeno verde nella fascia costiera, in primis per la nautica da diporto, ma che potrebbe trovare ulteriori sviluppi anche per la mobilità su gomma in ambito locale.

OBIETTIVO INTERMODALITA’
Altro nodo da sciogliere, infine, per la piena fruibilità delle vie del mare è quello di prevedere efficienti collegamenti fra gli scali portuali e i territori che su di essi si affacciano.
Un problema che interessa sia l’utenza turistica che i viaggiatori pendolari. Le vie del mare, è stato ribadito da numerosi relatori intervenuti, non hanno senso se non vengono supportate da efficaci ed efficienti sistemi di trasporto terrestre.
La soluzione si chiama intermodalità.
Insomma, proposte, progetti e iniziative non mancano. Ora si tratta di mettere a sistema questo patrimonio.
Gli ingegneri sono pronti a fare la loro parte e si preparano già a un nuovo confronto sul territorio della Penisola Sorrentina.
Al confronto organizzato a Massalubrense il Mattino di sabato 16 marzo 2024 ha dedicato un servizio.

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